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Claudio Borgianni presenta Entroterre

29 gennaio 2024 – Entroterre oggi compie due anni e, per l’occasione, si regala una nuova veste, al contempo sgargiante e rigorosa, per riaffermare e celebrare la sua aspirazione a diventare un punto di riferimento per le imprese del terzo settore in ambito culturale. La capacità produttiva di Entroterre, che è raddoppiata in poco più di 24 mesi, è un altro chiaro segno di quest’entusiasmo e di questa volontà, che si accompagna oggi dalla necessità di comunicare con maggior chiarezza quali siano gli scopi della Fondazione

In un contesto di policrisi contrassegnato da guerre, crescita dei fenomeni di intolleranza, inflazione, endemia della disoccupazione e cambiamento climatico, è fondamentale creare una struttura in cui tutti gli attori che possono migliorare – attraverso l’ideazione e l’implementazione progettuale –  ogni misura a sostegno del benessere delle persone e delle comunità riescano ad esprimersi e a raggiungere i propri obiettivi. Ed è tempo di capire che la grande trasformazione in corso nel terzo settore viene loro in aiuto, con la grande vitalità e laboriosità del settore (che ha raggiunto nel 2022 gli 84 miliardi di euro, +5% rispetto al 2020, secondo i dati della Fondazione per la Sussidiarietà) ma, paradossalmente, anche con i suoi tagli finanziari, che indicano quali nuovi fondamenti la capacità di implementare pratiche collaborative tra tutti gli stakeholder, in particolare attraverso gli istituti di coprogrammazione e coprogettazione. L’opportunità generata da questa crisi, a ben vedere, è proprio questa e porta con sé la capacità di mettersi in discussione, di creare nuovi modelli e di innovare. 

Da sempre Entroterre esprime una vocazione e raccoglie l’indicazione di svolgere un’azione sinergica sul territorio, a beneficio del territorio, e lo fa attraverso la cultura. Nella sua attività quotidiana, Entroterre parte quindi dall’analisi dei bisogni sociali e culturali espressi dai territori, creando e coordinando tavoli di lavoro tra enti pubblici, enti privati, aziende e operatori culturali. La programmazione culturale è la risposta che mette in campo per rispondere a quei bisogni individuati. Ma il nostro sguardo, si estende sulla linea del tempo nello spazio continuando a seguire e accompagnando i processi di innovazione generati, promuovendo la costruzione di nuovi strumenti, digitali, finanziari, organizzativi e di misurazione per rispondere a questa grande sfida e sostenere la competitività del terzo settore.

Creare, produrre e promuovere festival, eventi, incontri, progetti culturali, per Entroterre, non sono né un business né – a ben vedere – degli “scopi” in sé, ma espressioni di un modo d’essere e di “fare” in cui ci riconosciamo. Di fare cultura – che è per noi arte, spettacolo, infotainment, formazione, e prima ancora di ciò un modo di vivere improntato ai valori della sostenibilità. Ma anche, semplicemente, di “fare”, ovvero di contribuire a costruire una nuova società attraverso la cultura, continuando a condividere e a raccontare i contenuti di una nuova e ben assortita cassetta degli attrezzi, su questo sito, attraverso i nostri social e nelle sessioni di lavoro collaborative, con tutti voi.

Claudio Borgianni
Presidente della Fondazione Entroterre