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Siamo un Ente del Terzo Settore che crede nella cultura quale pilastro fondamentale di una politica della sostenibilità, in un’accezione globale ed “olistica” – che comprenda la dimensione sociale, con un accento sui diritti e il benessere degli individui, economica e ambientale – e quale motore della rigenerazione e della crescita dei territori.
La nostra passione è l’ideazione e la condivisione di strumenti creativi, produttivi, di formazione, di orientamento e informazione, analogici e digitali, a sostegno dello sviluppo e della competitività delle realtà culturali del terzo settore, dello spettacolo, della formazione.
Operiamo capillarmente sui territori dell’entroterra: la rinascita culturale nella nostra visione deve infatti originarsi nei piccoli borghi, nei territori remoti e marginali dove il lavoro culturale ha più capacità di impatto, creando collegamenti con le realtà dinamiche delle città e dei circuiti internazionali.
L’innovazione, il boosting, la formazione
In un mondo in costante mutamento emerge la necessità di nuovi paradigmi, linguaggi e media per relazionarsi, all’interno delle organizzazioni, e con altre organizzazioni, nell’ambito di contesti sociali complessi e in continua evoluzione. Noi di Entroterre miriamo a costruirli attraverso un ascolto attento delle esigenze delle realtà in cui operiamo e instaurando rapporti circolari sotto l’insegna dell’innovazione. Ed abbiamo imparato a farlo ascoltando per prima cosa noi stessi, e cambiando le regole del gioco dal nostro interno. Crediamo perciò che condividere risorse e intelligenze significhi poter apprendere più rapidamente. E che, oltre alle buone pratiche, sia fondamentale condividere gli errori, secondo una prospettiva orientata alla loro risoluzione e alla loro prevenzione.
La valorizzazione del potenziale in termini di turismo culturale dei territori
La cultura di un popolo si compone di aspetti tangibili e intangibili, accomunati dalla capacità di ciascuno di essi di raccontare i valori profondi, i sogni e le aspirazioni, i drammi e le “estasi” delle comunità che li hanno prodotti.
Il lavoro di Entroterre è di rendere, attraverso l’ideazione e la produzione di appositi format, proficui e produttivi per le comunità che li ospitano tutti quei movimenti di persone motivati da scopi culturali – le vacanze studio, la partecipazione a spettacoli dal vivo, festival, eventi culturali, le visite a siti archeologici e monumenti, i pellegrinaggi – e più prosaicamente dal piacere di immergersi nello stile di vita locale e in tutto ciò che costituisce l’identità e il carattere di una comunità.
La promozione del benessere, della sostenibilità e della crescita sociale delle comunità
Il XXI secolo è l’era dell’improcrastinabilità di scelte che si riveleranno cruciali per la sopravvivenza delle specie viventi sul pianeta, se non per l’intero ecosistema. E, come l’agenda 2030 ci ricorda, il benessere individuale e delle comunità e l’efficienza dei sistemi produttivi e ambientali sono due facce di un’unica medaglia. Noi di Entroterre agiamo bilanciando costantemente l’attenzione per la concreta sostenibilità economica e ambientale del progetto culturale, e quella per l’accrescimento dell’Indice di felicità personale e delle popolazioni a cui ci rivolgiamo.
La riscoperta e la divulgazione del patrimonio culturale
Il patrimonio culturale è come un antico scrigno che, se sigillato e dimenticato in soffitta, rischia di cadere e restare sepolto, assieme ai suoi tesori nascosti, nell’oblio. La conoscenza di cui è intriso, le chiavi interpretative della nostra contemporaneità e i messaggi “nella bottiglia” che racchiude, stratificandosi gli uni sugli altri, germogliano disordinatamente e crescono nelle più svariate direzioni, generazione dopo generazione, finché non raggiungono i limiti massimi della capienza del loro contenitore. Necessitano di coraggiose iniziative di scoperta, che portano con sé il difficile compito della decodificazione, della classificazione e dell’interpretazione. L’impegno di Entroterre permette loro di tornare concretamente alla vita, e di essere condivisi, per continuare attraverso il loro ricco ventaglio di linguaggi a ricordarci chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo.
Ciascuna delle sfide che affrontiamo necessita di un approccio ad hoc, focalizzato sull’individuazione delle specificità di ogni realtà e territorio. Dall’idea alla sua attuazione sul campo, prima, durante e dopo l’evento, ci basiamo sulla concretezza e partecipazione di tutti, creando circoli virtuosi.
Realizziamo produzioni artistiche, eventi e spettacoli innovativi, site specific e accessibili che hanno come obiettivo lo sviluppo del tessuto sociale locale, con una particolare attenzione al patrimonio culturale – materiale e immateriale – della collettività, di cui esaltiamo la specificità, il valore storico, l’universalità.
Agiamo come incubatore ed acceleratore di realtà culturali di varie dimensioni, all’interno delle quali promuoviamo la trasformazione digitale e l’efficientamento organizzativo, oltre che l’innovazione produttiva, gestionale e amministrativa, alla luce dei principi della riforma del Terzo Settore.
Co-programmiamo e co-progettiamo programmi di sviluppo culturale utilizzando un approccio concreto e partecipativo: creando connessioni, avvicinando mondi diversi – il pubblico e il privato, le aziende e le associazioni, gli sponsor e le istituzioni – e favorendo lo sviluppo di reti e circoli virtuosi, nel modello Entroterre il festival, il concerto, l’evento sono il risultato finale di un processo che genera coesione sociale, inclusione, partecipazione.
“Partecipare”, “sostenibilità”, “decentrare”… Le parole hanno un enorme peso e il modo in cui le intendiamo definisce il nostro modo di pensare e la nostra azione concreta.
Questo glossario contiene un’accurata selezione che va oltre il significato stesso, aprendo una finestra sugli ideali che animano la Fondazione.