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Per noi di Entroterre la diversità è un valore guida assoluto: un dato non accessorio, costante e ineludibile di ogni iniziativa che invita a considerare ogni possibile modalità di accesso e di fruizione dell’arte e dello spettacolo dal vivo e a declinare ogni progetto secondo una prospettiva di fruibilità a più livelli. L’alterazione di alcuni sensi e le difficoltà di accesso sono parte integrante dell’equazione di un qualsiasi evento di spettacolo, cui sentiamo il dovere di dare una risposta quanto più soddisfacente possibile.
Allargando il concetto di “alterazione” al contesto culturale, Entroterre definisce l’accessibilità quale la possibilità materiale di entrare in un luogo, ma comprende l’accezione di fruibilità della cultura, sia per la popolazione che presenta disabilità fisiche e/o mentali, che per chi si trova in condizioni di svantaggio economico e sociale. Da qui il ricorso a tecnologie specifiche e alla traduzione in LIS degli spettacoli, oltre allo sforzo per garantire ove possibile il prezzo popolare o la gratuità degli spettacoli.
L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dall’ONU. I suoi 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – sono parte integrante del nostro programma d’azione, con in testa gli obbiettivi n. 3 Benessere, n.4 Istruzione di Qualità n. 8 Lavoro dignitoso e crescita economica, n. 11 Città e comunità sostenibili, n. 12 Consumo e produzione responsabili, n. 17 Partnership per gli obiettivi.
Se la musica classica resta tutt’ora la protagonista del teatro operistico e della performance concertistica, da decenni la musica antica – con la ricchezza di stili, strumenti, intenzioni e significati che caratterizza le tradizioni che essa raggruppa – gode di una popolarità crescente. Per noi di Entroterre la “musica antica” però è sempre nuova, perché nuovi sono i modi di conoscerla e intenderla, quindi di suonarla, e nuove sono le orecchie dei musicisti che la interpretano e del pubblico che l’ascolta. E perché nuovo era il modo di comporla allora, e lo resta ancora oggi, mantenendo intatta una carica di novità ed emotiva sconvolgente, a prescindere dal tempo che passa.
Per noi di Entroterre, l’arte è un linguaggio, ossia la capacità di trasmettere emozioni e messaggi di carattere estetico, etico, idealistico, spirituale, personale. E poiché non esiste un unico linguaggio artistico e neppure un unico codice inequivocabile di interpretazione, l’arte si apre alla pluralità che è al contempo chiave e manifestazione della sua universalità.
Ma l’arte può essere considerata anche una professione di antica tradizione svolta nell’osservanza di alcuni canoni codificati nel tempo che si avvicina, dal nostro punto di vista, ad una prospettiva di “alto” artigianato.
Per noi di Entroterre, quest’attività dedicata alla realizzazione o riparazione di oggetti per solo mezzo manuale o tramite attrezzi specifici, i cui prodotti sono spesso pezzi unici, è preziosa quanto l’Arte. La valorizzazione e conservazione dei processi con cui vengono creati è necessaria, in quanto frutto e rappresentazione di identità culturale, sociale, talvolta religiosa, della comunità in cui vengono realizzati e parte integrante del suo Patrimonio culturale.
Attraverso l’evento, la rassegna, il festival, Entroterre mira a stimolare la partecipazione attiva di tutta la cittadinanza, proponendo occasioni di formazione, di intrattenimento e promuovendo il patrimonio culturale del territorio in cui opera.
Ciò dirige la produzione di iniziative caratterizzate dalla forte interattività e che creino occasioni di contatto diretto con gli artisti e le realtà del territorio.

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Il coordinamento è la strategia che si mette in campo per consentire alle singole componenti di un team di raggiungere nel modo più efficace i propri obiettivi specifici e prefissati volti ad un fine comune. Il coordinamento agisce sulla dimensione spaziale e temporale prevenendo la collisione dei soggetti e valorizzandone l’intersezione.
La produzione (“co” nel caso vi siano più soggetti produttori allo stesso tempo) è l’insieme di attività ed azioni (sia fisiche che mentali) necessarie per lo sviluppo dell’oggetto della produzione stessa. Il seguente elenco riassume le domande basilari da porsi per l’analisi e lo sviluppo di una qualsiasi tipologia di produzione:
Cosa: analisi dell’oggetto della produzione
Perchè: obiettivi da raggiungere
Come: insieme delle azioni/attività sa volgere (incluso problem solving)
Con quali risorse: umane, economico-finanziare, materiali/immateriali
Quando: timeline e tempistiche delle vari fasi dello svolgimento della produzione
Gli Enti del Terzo Settore e la Pubblica Amministrazione condividono la stessa finalità: operare per l’interesse generale.
La co-progettazione è un processo collaborativo definito e regolamentato nel Codice del Terzo Settore, che definisce in che modo soggetti pubblici e privati possono operare sinergicamente per realizzare obiettivi condivisi a beneficio della comunità.
Viene valorizzata l’integrazione tra soggetti pubblici e privati, che possono contribuire con risorse economiche, umane, progettuali, immobiliari e tecniche per la realizzazione del progetto.
A monte la co-programmazione identifica bisogni e priorità, mentre la co-progettazione si occupa della progettazione e dell’implementazione degli interventi necessari.
In quanto persone di spettacolo, la creatività fa naturalmente parte del modus operandi di Entroterre: da un lato, una modalità professionale che mira sia a trovare soluzioni originali e innovative ai problemi che si presentano; dall’altro la restituzione, attraverso un approfondito studio in termini grafici e visivi, un’immagine completa ed ispiratrice del nostro operato.
Considerando le arti, soprattutto quelle musicali, come discipline completamente accessibili, dai confini malleabili soggetti a manipolazioni e trasformazioni, il crossover non poteva che essere parte essenziale dell’offerta di Entroterre: attraverso la contaminazione tra media e generi differenti, si mettono in contatto pubblici e generazioni apparentemente inconciliabili, ampliando le possibilità di fruizione.
Dalle arti alle tradizioni, la cultura è tutto ciò che caratterizza l’identità più profonda di un territorio, influenzando il modo di pensare stesso: di conseguenza, ogni decisione e processo economico-sociale risponde ad essa.
Lavorare con la cultura significa entrare in contatto con l’essenza umana dei territori, smuovendoli dalle fondamenta e innescando evoluzioni.

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L’attenzione alla performance danzata si riconduce a un’esigenza soprattutto sociale: in quanto caratterizzata da un’intenzionalità atta a comunicare messaggi profondi, esula dall’intrattenimento e diventa strumento comunicativo tanto dell’individualità dell’artista quanto della storia, passata e presente, della comunità in cui nasce.
La danza racconta storie, esprime moti dell’animo, denuncia problemi sociali e, quando eseguita collettivamente, rafforza il legame della comunità.
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La decontestualizzazione è un meccanismo o pratica che in ambito artistico permette di estrapolare un oggetto dal suo contesto originario, privandolo in tal modo del suo significato comune per conferirgli funzioni diverse e inedite, medianti le quali l’osservatore riuscirebbe a guardare la medesima realtà con altri occhi, valutando nuove prospettive.
Se una lingua è in grado di rispecchiare intere modalità di pensiero, i dialetti sono portatori di identità culturali i cui limiti geografici diventano minacce alla loro esistenza e a cui, di conseguenza, non può essere negata tutela. La loro unicità è ricettacolo di opportunità creative, in una prospettiva di conservazione delle proprie radici per proiettarsi verso il futuro.

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Filone delle scienze etnoantropologiche che studia le relazioni tra gli aspetti socioculturali degli esseri umani e l’ambiente in cui vivono, in una prospettiva materialista che lega determinate pratiche sociali ai bisogni biologici della popolazione.
Secondo tale prospettiva, lavorare con la cultura di un territorio significa entrare in contatto diretto con la sua storia e quindi le sue primordiali necessità.
Generalmente inteso secondo una prospettiva marketing-oriented, oltre a comprendere una serie di azioni finalizzate a suscitare risposte, emotive e concrete, nel pubblico (Awareness, Consideration, Decision), “engagement” è anche traducibile come “impegno”. Assumersi responsabilità, incaricarsi di raggiungere l’obiettivo e, al tempo stesso, ispirare la partecipazione attiva tanto nel pubblico quanto nei partner.
Il nostro nome esprime la ferma intenzione di dedicarsi all’arricchimento culturale e umano dell’entroterra italiano: le zone dell’Appennino, le periferie, le profondità dei territori italiani spesso ignorati dal turismo di massa e culturale.

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Il Festival estivo organizzato da Fondazione Entroterre, un unico cartellone con oltre 100 eventi in Emilia-Romagna, Lazio, Toscana, promuove lo spettacolo dal vivo in tutte le sue forme – musica, teatro, danza, performance multimediale, circo – ponendo l’accento sull’identità e le esigenze dei territori e delle associazioni partner con cui Entroterre collabora. Scopo ultimo della manifestazione, la rigenerazione del territorio e delle comunità locali coinvolte attraverso la forza della cultura.  
Non è possibile crescere senza investire nello studio: l’impegno di Entroterre assume diverse sfaccettature che partono dall’istruzione dei propri volontari (attraverso 7 webinar e una continua assistenza sul campo) fino alla realizzazione di percorsi di affiancamento rivolti a studenti di scuole superiori, risultanti in veri e propri festival (come il festival ¡Mas!).
Permettere l’avvicinamento al mondo della cultura e del lavoro culturale si traduce anche in una produzione specificatamente dedicate alla fascia famigliare, in cui l’approccio alternativo, ludico e laboratoriale, mira ad avvicinare bambini e ragazzi alla pratica e alla fruizione musicale.

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Un incubatore e acceleratore per organizzazioni no profit è un’entità che fornisce supporto e risorse alle organizzazioni no profit emergenti per aiutarle a stabilirsi e crescere. Questo può includere, formazione e sviluppo delle competenze, consulenza strategica e finanziaria, accesso a reti e talvolta finanziamenti.
L’affiancamento per le organizzazioni no profit è un processo di supporto e consulenza che aiuta queste organizzazioni a sviluppare e migliorare le loro operazioni.
L’obiettivo è di fornire alle organizzazioni no profit le competenze e le risorse di cui hanno bisogno per avere un impatto positivo e duraturo sulle comunità che servono.

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Per marketing territoriale si intende una strategia volta a promuovere e valorizzare luoghi e comunità, innescando un cambiamento positivo. Tra i metodi utilizzati, la ricerca e l’analisi delle peculiarità del territorio e il coinvolgimento attivo dei suoi abitanti, incoraggiando la partecipazione e consolidando un legame emotivo d’appartenenza.
Gli obiettivi del marketing territoriale spaziano dal favorire gli investimenti e la crescita economica locale, alla promozione di un turismo sostenibile, passando per la stimolazione della cittadinanza attiva. In questo modo, si contribuisce non solo allo sviluppo economico, ma anche al benessere e alla coesione sociale della comunità.

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Andando oltre la comune accezione ambientale, “sostenibile” significa “raggiungere il benessere oggi, senza compromettere il benessere delle future generazioni”. Per Entroterre ciò si colloca in più prospettive, tra cui l’estrapolazione delle potenzialità già presenti nel territorio, in modo da instaurare percorsi di sempre maggiore autonomia produttiva.

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